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Il bollo per le auto storiche

La questione del bollo per le auto storiche è sempre calda per gli automobilisti: non solo perché in ballo ci sono soldi e prestigio, ma anche perché le leggi in materia si stanno dimostrando piuttosto ballerine, variando con una frequenza che certo non piacerà ai possessori di macchine d'epoca. Da quest'anno, infatti, sono tenuti a pagare il bollo i possessori di auto con un'età compresa tra i 20 e i 30 anni (oltre, ovviamente, alle auto con età inferiore ai 20 anni), in virtù di una norma presente nell'ultima legge di stabilità con la quale il governo ha imposto di eliminare l'esenzione che era prevista fino al 2014 per questo tipo di veicoli. Lo scenario è tutt'altro che sereno, in quanto il venir meno dell'esenzione dall'inizio di quest'anno non ha mancato di suscitare la vivace protesta dei rappresentanti di categoria, preoccupati per le potenziali conseguenze negative che un provvedimento di questo tipo avrebbe potuto avere e potrebbe avere su un intero settore. 

bollo auto storiche

Protesta che, tuttavia, era rimasta inascoltata dal governo: la norma, quindi, è stata confermata. La matassa, però, è ben lungi dall'essere sbrogliata, anche perché c'è un particolare che non può essere sottovalutato: e cioè che a fare applicare il pagamento del bollo, concretamente, non è lo Stato, ma sono le Regioni. Ciò vuol dire che, almeno in linea teorica, l'amministrazione di una Regione potrebbe decidere di fare tornare in vigore l'esenzione per le vetture tra i 20 e i 30 anni di età. E così è successo: diverse realtà locali hanno scelto di non rispettare l'imposizione del governo centrale, dando vita a norme specifiche che hanno attuato esenzioni o comunque sconti molto significativi per questa categoria di veicoli.

Come spesso accade in Italia, però, la toppa si è rivelata peggiore del buco, perché l'assenza di una linea comune tra le Regioni ha dato vita a una notevole confusione e al tempo stesso ha concretizzato una evidente disparità di trattamento tra gli automobilisti: e così il governo è intervenuto direttamente tramite i tecnici del Ministero dei Trasporti, i quali hanno messo in evidenza il fatto che il bollo dell'auto è un tributo regionale derivato dallo Stato. Ciò significa che non è possibile - per le Regioni - derogare in alcun modo alle decisioni del governo. Tutto risolto con l'applicazione del bollo anche per le auto storiche? 

Non proprio, perché di recente il Registro Italiano Veicoli Storici, tramite il proprio sito Internet, ha a sua volta puntualizzato il fatto che le dichiarazioni dei tecnici non possono certo essere considerate valide come legge: in pratica, la questione non è ancora risolta, e la querelle si alimenterà ancora di più nei prossimi giorni. In attesa di una soluzione che si spera possa essere definitiva e comune a tutti gli italiani.

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