La Lamborghini Urus sarà prodotta in Italia: a renderlo noto è stata una conferenza stampa congiunta che ha visto il marchio italiano affiancato addirittura dal governo. Il motivo? L'investimento monstre, pari a circa un miliardo di euro. Ma di cosa si tratta? Terzo modello dopo l'Aventador e l'Huracan, la Urus rappresenta il Suv del Toro: essa sarà costruita interamente nel nostro Paese, in un nuovo stabilimento della casa nella sede storica di Sant'Agata Bolognese.
Ben un miliardo di euro, come detto, è l'ammontare dell'investimento portato avanti dal gruppo Audi (Lamborghini fa parte del gruppo tedesco), anche se il governo ha garantito una defiscalizzazione - tramite il Ministero per lo Sviluppo Economico - di circa cento milioni di euro. Saranno 350 i nuovi lavoratori che saranno assunti per lo stabilimento, e il traguardo che si intende raggiungere non è certo di basso profilo: creare più di 3mila Urus andando a raddoppiare la produzione di Lamborghini (tenendo conto del fatto che da Sant'Agata l'anno scorso, tra Huracan e Aventador, sono usciti poco più di 2500 esemplari).
La vera notizia, in ogni caso, sta nella scelta di costruire il nuovo modello interamente in Italia, anche perché da parte di Audi era stata manifestata l'intenzione di avviare la produzione in Slovacchia, nello stabilimento di Bratislava, dove già vengono realizzati i Suv che fanno parte della gamma top del gruppo, come il Porsche Cayenne, l'Audi Q7 e la Volkswagen Touareg. La certificazione di origine di provenienza, invece, ha rappresentato uno dei motivi per cui si è optato per l'Italia. Il presidente e amministratore delegato Stephan Winkelmann si è espresso molto chiaramente da questo punto di vista, sottolineando che, così come le Mini saranno sempre realizzate in Gran Bretagna e così come le Ferrari saranno sempre realizzate a Maranello, anche le Lamborghini dovranno mantenere saldo il legame con il proprio territorio di riferimento nascendo a Sant'Agata.
La storia di Urus, per altro, è piuttosto articolata, tenendo conto che la concept è stata rivelata ben tre anni fa in occasione del Salone di Pechino: come dire, una gestazione piuttosto lunga, che sarà ulteriormente estesa visto che bisognerà attendere i tempi utili per la costruzione della fabbrica e la messa a punto delle sue linee di produzione. Non è ancora ufficiale una data, insomma, anche se diverse indiscrezioni parlano con insistenza del 2018.
Molti dettagli devono essere ancora decisi, ma per gli appassionati resta la soddisfazione di vedere un nuovo modello Lamborghini nato in Italia: perché, come ha sottolineato lo stesso Winkelmann, il lusso necessita di solide radici, e i clienti di un marchio di prestigio prestano grande attenzione anche al luogo di provenienza delle vetture. D'altro canto, il made in Italy è da sempre sinonimo di attrazione e di fascino, oltre che di eccellenza tecnologica.