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L'auto che funziona ad acqua di Lorenzo Errico

Un'automobile che funziona ad acqua? Non solo è possibile, ma a inventarla è stata addirittura un italiano. Il principio di funzionamento è la cosiddetta Hydromoving Technology, che fa sì che la vettura funzioni con benzina e acqua. Il merito di questa innovazione va a un ingegnere pugliese, Lorenzo Errico, che ha applicato la tecnologia a cui ha pensato a una Nissan 370. Il meccanismo, almeno in linea teorica, non è certo complicato: il vapore acqueo viene indirizzato, con una trappola per l'ossigeno, in due raid di iniettori, i quali si incrociano con le valvole di aspirazione. La successione viene controllata da due centraline di misura differente: tanto più elevata è la produzione di gas, quanto più basso è l'utilizzo della benzina che viene iniettata. In sostanza, ogni litro di acqua è in grado di assicurare un tragitto di un migliaio di chilometri: il che vuol dire che sono sufficienti pochi litri di acqua per ogni pieno di carburante.

Auto ad acqua di Lorenzo Errico

Il sistema che è stato ipotizzato da Lorenzo Erricoavrebbe, potenzialmente, le capacità per modificare - se non addirittura rivoluzionare - il futuro dell'industria automobilistica. Il prototipo della centralina è già stato testato in via ufficiale: ciò significa che l'auto che si mette in movimento tramite l'acqua è una realtà concreta. L'ingegnere pugliese che ha progettato il meccanismo lo ha messo a punto in anni e anni di lavoro, partendo semplicemente da un po' di acqua piovana. Va detto che Lorenzo non è un esperto meccanico ma un semplice appassionato: per il momento, sembra che la sua invenzione possa essere venduta per una cifra attorno ai 10mila euro, ma la questione economica deve ancora essere affrontata con una prospettiva globale, tenendo conto dei vari punti di vista.

Infatti, è necessario ancora capire da un lato quali saranno le effettive prestazioni che una vettura ad acqua è in grado di garantire nel corso del tempo e dall'altro lato avere conferme sui risparmi effettivi. Al di là delle eventuali reazioni delle multinazionali del petrolio, per il momento il vero punto interrogativo va individuato nei dubbi connessi alla longevità delle performance. In sostanza, se è certo che la tecnologia in questione dà risultati certi sull'immediato, non è stato ancora possibile verificarne l'efficacia sul lungo periodo.

Proprio per questo motivo ci sarà bisogno ancora di molti test e di molti collaudi prima di avere la possibilità di vedere un'auto che funziona ad acqua circolare sulle strade. Non può essere trascurata, per esempio, la questione della sicurezza, sia per chi guida che per gli altri veicoli in strada. In conclusione, per quanto lo spunto innovativo di Lorenzo Errico sia da apprezzare, esso necessita di ulteriori studi e di molti altri approfondimenti: si può dire di essere sulla strada giusta, quindi, ma il traguardo sembra essere ancora molto lontano, anche per quel che concerne la convenienza economica.

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